Laboratorio teatrale

Il progetto è rivolto agli alunni di tutte le classi dei tre istituti e si pone l’obiettivo di accompagnarli e guidarli, attraverso un processo di filtro e veicolazione degli eventi, alla visione degli spettacoli teatrali, ma anche all’esperienza del laboratorio attoriale  in via di attivazione (anche secondo quanto previsto dal PNRR). La costante collaborazione con  l’Assessorato alla Cultura del Comune di Gioia del Colle consentirà  la partecipazione dei ragazzi agli spettacoli. Si curerà, inoltre, la diffusione delle attività proposte dal teatro anche al di fuori degli spettacoli mattutini, incentivando la partecipazione agli incontri con attori e registi nel foyer e a eventuali spettacoli in serata.

Il teatro Rossini, cuore pulsante del nostro territorio, sarà la sede preferenziale – ma non l’unica- delle attività volte a incentivare la partecipazione degli studenti alle matinée proposte dalla cartellonistica del teatro ragazzi e a quelle proposte che via via si riconosceranno utili e formative. Piena deve essere la consapevolezza che proporre spettacoli teatrali nell’ambito dell’attività scolastica significa riconoscere alla scuola la sua funzione di “alfabetizzazione estetica” dei ragazzi, favorendo la costruzione e la comunicazione di un vissuto, anche emozionale, condiviso. L’insegnante accompagnatore, lungi dallo svolgere la funzione di mediatore, deve assolvere all’importante ruolo di osservatore del perseguimento degli obiettivi che l’attività si propone di raggiungere. L’educazione al silenzio, alla lentezza, all’irripetibilità dell’hic et nunc, all’ingresso dello spazio altro (non solo fisico) del teatro e la presa di coscienza che nell’esperienza teatrale nulla è reale ma tutto è vero sono le finalità precipue che la guida all’esperienza teatrale si propone. Il dopo spettacolo diventerà un momento fondamentale, all’interno del quale lo studente deve sentirsi disposto non tanto alla decifrazione dello spettacolo quanto alla necessità di sistemare l’esperienza nel proprio vissuto per poi ritrovarla in altre forme.

Le competenze attese possono essere meglio espresse con le parole di E. Montale: <<Godere di un’opera d’arte o di un suo momento è, infatti, ritrovarla fuori sede. Solo in quell’istante il circolo di comprensione è perfetto e l’arte si salda alla vita>>.